TYPE office building
CLIENT CAP Holding S.p.A. – Assago (Mi)
YEAR 2016 competition
PROJECT with Interprogetti srl., L.Conte, BC Building Consulting
L’acqua, essenziale per la vita sul pianeta, è elemento di riferimento nell’immagine di una città.Milano possiede la straordinaria struttura leonardesca dei Navigli, un’eccellenza da valorizzare. La presenza dell’acqua -vicino il Naviglio Pavese-, il suo rapporto con il territorio, il modo in cui si rende disponibile, viene distribuita, utilizzata, controllata, condiziona la stessa forma fisica della città. Così è stato, nella storia, per Milano che, pur non vantando un suo grande fiume, galleggia su acqua che scorre in falda, in sottosuolo e a volte affiora. L’uso positivo di questo bene nei secoli ha fortemente contribuito a definire la morfologia urbanistica della città. E, quando le tecniche di distribuzione dell’acqua, le modalità di trasporto, le fonti di energia sono cambiate, ci si è quasi del tutto dimenticati di tale risorsa, di quanto ad essa si debba in termini di memoria storica e di potenzialità. La crescita urbana e la rottura dei binomio città/campagna, la realizzazione di grandi opere di mobilità, la complessità delle esigenze d’uso del suolo e del territorio, le nuove tecniche di realizzazione delle reti energetiche, hanno messo in crisi il sistema socio ambientale, astraendolo dal concetto stesso di città moderna. Rendendo questa, in definitiva, meno vivibile.
Noi crediamo che la città contemporanea, al contrario, sia chiamata a recuperare il rapporto con l’ambiente e con il suo elemento fondativo: l’acqua. Un complesso da destinare a Headquarter del CAP –gestione dell’acqua– non può rinunciare a fare dell’acqua il suo carattere distintivo principale.
L’acqua è elemento chiave del progetto: sul fronte ovest, verso il parco, arricchito da alberi negli spazi triangolari ai due estremi e da un giardino in copertura, contribuisce a climatizzazione e raffrescamento; scorre, nebulizzata, in canali verticali ancorati ai pilastri, è raccolta in una vasca lineare alla base della facciata, collegata a una vasca più ampia, che accoglie una scultura; è raccordo con il contesto, memoria del suo ruolo storico nella città.
Il progetto prevede un green building: un edificio per uffici, laboratorio, museo, archivio ed un edificio, collegato al primo, con ingresso dalla stessa reception ma anche dall’esterno, per auditorium, foyer, buvette, che rispetta le distanze di norma da confini e edifici, con ingresso pedonale a sud e automobilistico a ovest. Al di sopra dei 6 piani destinati a uffici e dei due livelli inferiori (piano terra e ammezzato), una parte del solaio di copertura è occupata dal micronido aziendale (ca.150 mq lordi) richiesto dal bando, con copertura inclinata fotovoltaica, che dispone di spazio aperto coperto, riparato da pioggia e sole e di un giardino, scoperto, sul fronte opposto. Il piano interrato è destinato a parcheggio per auto aziendali, 102 posti auto. L’edificio uffici, a pianta triangolare, è caratterizzato, ai tre angoli, da sky-terrace a doppia altezza, con alberi di natura e altezza compatibile. In questi stessi spazi, sospese al soffitto, UTA di piccola dimensione servono due piani con piccoli canali nei controsoffitti. I raccordi dell’auditorium al terreno usano materiali di demolizione, coperti da terreno che ne consente l’interpretazione a verde. Il complesso entra in tal modo in rapporto con il futuro parco urbano ad ovest e più in generale con il sistema di parchi che i piani in vigore prevedono per quest’area di Milano.
La forma triangolare dell’edificio, a parte le considerazioni sugli spetti figurativi, di rappresentatività e di sostenibilità dell’intervento, deriva anche dalle esigenze di realizzazione per fasi che devono consentire il permanere delle attività presenti negli edifici esistenti e quindi tener conto dei caratteri strutturali e tecnologici di questi ultimi, delle aree di cantiere, delle modalità di demolizione, delle esigenze di trasferimento del personale da Assago.
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