“Questo ragionamento si articola in due parti: premette cinque ridondanti contrapposizioni concettuali,
richiama architetture che scindono tecnologia ed espressione formale; quindi punta a ricucire il rapporto fra linguaggio architettonico e componenti di produzione industriale, immergendosi però nelle contraddizioni dell’attuale operare.
Il testo utilizza ragionamenti espressi in varie occasioni, sintetizza alcune questioni, sviluppa quel che sembra da innovare, introduce nuovi elementi. Applica cioè una metodologia simile a quella di un progetto di architettura che adotta componenti di produzione industriale: si avvale anche di quanto c’è, per costruire un insieme inedito. ”