TYPE education
CLIENT Comune di Milano
YEAR 2014 international competition
PROJECT with Roccatelier ; consultants : dott. Giampiero Griffo, DPI Italia Onlus
DESCRIPTION
II progetto per la Ludoteca “Padiglione Infanzia”, all’interno del Giardino Pubblico “La Biblioteca degli Alberi” risponde alla “volontà del Comune di Milano di sostenere il diritto al gioco, allo svago e alle attività ludico ricreative dei bambini con disabilità”. La proposta progettuale fa propri i principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità in merito alla progettazione universale, per cui gli edifici devono essere utilizzabili da tutte le persone senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate, in ogni caso senza escludere dispositivi di sostegno per particolari gruppi di persone con disabilità, ove necessari. La Convenzione sottolinea che la disabilità è una relazione tra le caratteristiche delle persone e il modo in cui la società ne tiene conto; in questo senso la disabilità diventa tale quando si incontra una barriera, quando una discriminazione colpisce.
II progetto integra il principio dell’accessibilità con una necessaria e più ampia fruibilità del bene pubblico, che attraverso l’eliminazione di ostacoli e barriere, di qualsiasi tipo e non solo fisiche, consente di partecipare in eguaglianza di opportunità alla vita sociale, riducendo le discriminazioni, per tra-sformare i cittadini invisibili in cittadini come tutti gli altri. II nuovo edificio è localizzato in una ampia area destinata a parco pubblico, di cui però il lotto di interesse è circoscritto a una porzione limitrofa, quasi a escluderlo dal Parco stesso. II lotto è stretto tra i nuovi alti edifici caratteristici della trasformazione in atto nell’area Garibaldi-Repubblica e nuove strutture parcheggio a servizio della vicina Stazione. La morfologia della Ludoteca deriva dalla forma trapezoidale del lotto stesso in contrasto con i percorsi lineari del Parco e dalla compressione della piccola area stretta tra le torri degli edifici circostanti: il lotto è segnato dai tagli provenienti dalle direttrici del Parco, attraverso cui si disegnano poligoni e triangoli che conformano tutto il volume del nuovo edificio. L’edificio risulta spigoloso e apparentemente ostico, ma trasparenze, aggetti e colori che ne caratterizzano la corazza, rivelano la sua permeabilità dall’esterno, l’apertura verso il Parco e la protezione dagli edifici circostanti. La copertura dell’edificio aggetta sulle aree esterne, con carattere dinamico in direzione del Parco, per proteggere gli accessi e ombreggiare alcune aree gioco; le geometrie sporgenti inquadrano squarci di interno/esterno con continuità visiva ricercata tra il Parco, il giardino e gli ambienti interni. L’accesso avviene con percorsi in piano mentre una lunga rampa modella il suolo e consente l’uscita dal piano superiore con una passeggiata che circoscrive grande parte del lotto, schermando con un filtro di arbusti la visuale dell’edificio parcheggio. Aree a verde sono dedicate alle attività all’aperto, con superfici a prato per giochi e interazioni e orti didattici per l’apprendimento e l’approccio alla terapia orticolturale. La distribuzione interna è centrata sullo spazio a doppia altezza su cui si affacciano tutti i locali e i percorsi. II piano terra è destinato alle attività di gioco e relazione tra i bambini, con permeabilità dal giardino esterno accessibile sia dall’area relax che dalle stanze gioco; gli ambienti destinati al gioco sono attrezzati con sistemi mobili per la fruizione nella massima flessibilità e adattabilità a usi diversi. AI primo piano sono collocati uffici, centro studi e formazione e gli ambienti destinati ai rapporti con le famiglie. II collegamento tra i piani avviene con un ascensore trasparente che taglia la copertura e immette luce naturale dall’alto; la colonna ascensore funge anche da camino dì ventilazione naturale con la risalita dell’aria calda e raffrescamento naturale attraverso il Parco. La semplificazione e la fruibilità degli spazi è una priorità del progetto per cui comunicazione e segnaletica interagiscono con colori forti alle pareti verticali, grandi scritte per l’individuazione degli ambienti, pavimentazioni sagomate e scrittura Braille. Porte automatizzate, pareti scorrevoli e grandi facciate vetrate tendono a identificare lo spazio interno come un ambiente mobile, flessibile, limitando il più possibile la percezione dei limiti dell’involucro edilizio. All’esterno l’edificio comunica la sua presenza utilizzando forti colori su geometrie complesse e superfici spigolose, illuminate anche di notte, per sopperire alla sua infelice collocazione ed attrarre continua attenzione su temi indesiderati Lo sviluppo della fase progettuale contribuirà a rafforzare la partecipazione alla vita democratica secondo i principi di empowerment, inteso come consapevolezza delle proprie risorse e capacità, parte di una comunità in cui poter/dover contribuire, estendendo l’opera del gruppo di lavoro attraverso un processo di progettazione partecipata che coinvolga minori con disabilità.
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