TYPE | Cultura e tempo libero Culture and leisure facilities Culture / Loisir |
CLIENT | ThyssenKrupp Elevator |
YEAR | 2009 – Architectural Award |
PROJECT | Con THP, Antonio Sullo, Stefania Galanti with the following advisors: Fred Forest artist of communication;Openup Consulting communication and Marketing; Targetti Lighting |
L’opera da noi immaginata avrà una vocazione essenzialmente culturale che abbiamo cercato di tradurre in una realizzazione architettonica emblematica materializzando un segno forte, significativo e simbolico.Per raggiungere tali obiettivi, nel contesto di una città dove gli edifici di grande altezza sono già molto numerosi, ricorriamo a soluzioni originali, che giocano su parametri differenti, per rispondere alle condizioni di attrattività richieste.
Potenza visiva e simbolica le ravvisiamo nella forma sferica.
Un edificio di forma sferica riesce a distinguersi tra gli innumerevoli grattaceli presenti in Dubai ma soprattutto riesce ad esprimere valori simbolici e rappresentativi della cultura araba così come di innumerevoli culture presenti sul pianeta. Il cerchio o la sfera sono, in ogni loro rappresentazione, immagini simboliche dell’inizio; per associazione analogica rimandano a ciò che esprime un continuum senza spazio né tempo, senza sotto né sopra.
Le suggestioni e i riferimenti che ci hanno guidato sono molteplici, un esempio per tutti il seguente versetto dal Corano:
“Allah è la luce dei cieli e della terra. La Sua luce è come quella di una nicchia in cui si trova una lampada, la lampada è in un cristallo, il cristallo è come un astro brillante; il suo combustibile viene da un albero benedetto, un olivo né orientale né occidentale, il cui olio sembra illuminare senza neppure essere toccato dal fuoco. Luce su luce. Allah guida verso la Sua luce chi vuole Lui e propone agli uomini metafore. Allah è onnisciente.” (Corano 24:35)
La sfera diventa così un segno visivo, un emanatore di luce, d’immagini e di lettere. Questa opera, per così dire, si appropria della sua struttura esteriore e, soprattutto, della superficie del suolo ai suoi piedi, per creare l’attrattiva informativa e di evento cercata. L’opera si può ammirare dall’esterno, come si guarda una bella scultura o qualsiasi bella opera architettonica in generale. Ma l’originalità dell’idea che proponiamo è che dal momento in cui ci avviciniamo all’ edificio non osserviamo solo una scultura ma restiamo affascinati dalla scoperta di un vero spettacolo!
Un “fiume di parole” ci accompagna fino all’edificio. La passeggiata verso l’edificio, in questo paesaggio al contempo tecnologico e campestre, ci regalerà una esperienza unica grazie ad una passerella fluttuante, un nastro di luci. Da essa i visitatori possono sporgesi per scoprire in più lingue ed alfabeti, poesie, precetti e pensieri filosofici tracciati a lettere di fuoco. Contemporaneamente, alzando lo sguardo, una serie di grandi dune luminose dotate di display a led comunicheranno immagini ed informazioni, in perfetto accordo con quanto emanato dal “fiume di parole”.
L’accesso all’edificio avviene attraverso due ponti che superano la grande superficie concava di 70 mt di diametro su cui è poggiata la sfera, introducendoci verso l’ambiente centrale in cui avrà inizio l’esperienza sensoriale e culturale cui è dedicato questo edificio. Questa grande superficie concava fa da base alla sfera e ne riflette le luci e i colori, animandosi in un gioco infinito di luci ed ombre.
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